Zanzibar è famosa nel mondo come isola delle spezie.
E' un peccato perdersi una rilassante e fresca passeggiata nelle piantagioni,inebriati dall'origine e dal profumo di
chiodi di garogano,cannella,cardamomo,citronella,cumino,vaniglia,zenzero,zafferano,cacao e altro ancora.
Lungo il cammino verrete omaggiati con simpatici gadget creati al momento intrecciando le foglie di palma.
Al termine della visita potrete assaporare frutta fresca e una selezione di tè e tisane preparati con queste spezie.
Non mancherà l'occasione di poterle acquistare!

Jambo!!!! Ciao a tutti e un particolare ciao ad Aladino e a Giada. Siamo Cristina e Mattia, una coppia di Torino che ha deciso di passare le vacanze in questo vero paradiso che è Zanzibar. Volevamo raccontare brevemente la nostra esperienza perché abbiamo deciso di non affidarci ad un'agenzia viaggi, optando per una soluzione più avventurosa e sicuramente più economica. Innanzitutto siamo partiti con il documentarci su usi e costumi dell'isola, leggendo blog, e servendoci di siti come tripadvisor, trovando quasi tutte le informazioni sulla moneta locale, sui ristoranti, sull'escursioni e sui beach boys. Dopo di che siamo passati alla ricerca del volo ( la cosa sicuramente più costosa e più impegnativa). Alla fine abbiamo prenotato il volo con la Oman Air, con partenza Milano Malpensa, scalo in Oman e arrivo a Zanzibar. Il volo è stato parecchio lungo, ma consigliamo vivamente la compagnia aerea, perché ci siamo trovati davvero bene. Ci hanno fornito un pasto e uno snack e il viaggio è allietato dalla presenza di video e cuffie con cui è possibile guardare film e giocare ai giochi più disparati. Per le sistemazioni abbiamo utilizzato Booking.com, a cui già da tempo ci affidiamo per i nostri viaggi. Su questo sito abbiamo trovato due strutture con poche camere, dotate di bagno privato e zanzariera, e soprattutto dotato di ristorante. Essendo la nostra prima esperienza in Africa, non sapevamo esattamente come fosse la vita li, e per questo motivo abbiamo preferito strutture con il ristorante interno, in modo da non doverci spostare troppo di notte e magari da soli. Questa scelta, si è poi rivelata azzeccatissima perché, in effetti al di fuori di queste strutture ci sono pochissimi ristoranti, gli spostamenti sono piuttosto difficili e orientarsi al buio non è così semplice per noi occidentali. Abbiamo deciso di soggiornare in strutture situate in due zone diverse dell'isola. I primi 5 giorni li abbiamo trascorsi a Nungwi, nella parte nord dell'isola, dove le maree sono meno accentuate e dove in pratica si può fare il bagno ad ogni ora della giornata. La nostra struttura era a circa 10 minuti a piedi dalla spiaggia, percorrendo una stradina in mezzo al villaggio dei pescatori. La struttura si chiama Highland Bungalows, gestita da una signora tedesca, sposata con un tanganicano. La struttura è molto bella, le camere in stile africano sono un po' piccole, ma molto pulite. La colazione era abbondante e molto buona, e a cena si poteva scegliere tra un ricco menu di piatti locali, cucinati da un cuoco locale, che abbiamo apprezzato tantissimo. La struttura era molto sicura e tranquilla e frequentata dagli zanzibarini. In questi 5 giorni abbiamo fatto diverse escursioni affidandoci ai beach boys, che in questa zona, essendo molto più turistica, sono davvero molti e alcuni anche un po' insistenti. Ci siamo trovati però molto bene con tutti, sono ben organizzati e cosa ci hanno promesso poi ci è stato dato.
RispondiEliminaGli altri 5 giorni del nostro viaggio li abbiamo passati nella zona sud-est dell'isola, a Bwejuu, una zona meno turistica, forse perché qui le maree sono più accentuate. Il paesaggio però è spettacolare e ogni giorno diverso, proprio per l'effetto delle maree. Qui abbiamo soggiornato al Fontaine Garden Village,una sorta di villaggio con 7-8 bungalows con il bagno privato. Anch'esso dotato di ristorante, ma il menu è solo vegetariano e ci sono pochi piatti locali. E' gestito da due danesi. Anche questo molto pulito, tranquillo e sicuro, e a pochi metri dalla spiaggia. Proprio a Bwejuu abbiamo conosciuto Aladino! Con lui abbiamo fatto l'escursione a Prison Island e Nakupenda. Riduttivo dire che è stata fantastica! le tartarughe giganti, la lingua di sabbia che scompare con l'alta marea, il mare incantevole, le stelle marine e il pranzo a base di aragoste, cicale di mare, calamari, tonno, patate e tanta tanta frutta dal sapore divino!!!! Aladino poi è una guida con la G maiuscola! Parla benissimo l'italiano, è molto preparato e si vede che ha tanta voglia di imparare! Ci siamo trovati benissimo, perciò vi consigliamo di affidarvi a lui se mai deciderete di andare a Zanzibar. Ormai il nostro viaggio è solo più un ricordo...ma è uno di quei ricordi che rimarranno indelebili nella nostra memoria. Grazie Aladino! e Grazie Zanzibar!!!!!
RispondiEliminaDescrizione dettagliatissima di un viaggio pensato e vissuto nei minimi particolari.Spriamo sia utile ad altre persone che come voi hanno spirito avventuroso. Naturalmente ci sentiamo chiamati in causa nell'ultima parte del vostro trascorso,quando capitate nel ridente villaggio di Bwenjuu e per puro caso in contrate Aladino.Siamo contenti che abbiate trascorso momenti piacevoli e in amicizia e soprattutto che ripensando alle vostre parole :"in Africa orientarsi al buio non è così semplice per noi occidentali" sappiate che qualcosa è cambiato.Non avete solo trascoso una bella vacanza,avete trovato una piccola lucina,un amico che se mai vorrete tornare vi accompagnerà in qualsiasi posto voi vogliate".Vi ringraziamo Cristina e Mattia!Alla prossima :)
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